Pesca in apnea : Un calasole nel mare laziale

Un calasole nel mare laziale – ( Claudio Basili )

E’ martedì sera e mentre controllo il forum mi arriva una telefonata al cellulare.
E’ Marco… ” Ciao Claudio tu domani come stai messo? Io ho preso un giorno di ferie e prima che cambia il tempo voglio fare una pescata”… gli rispondo: me lo chiedi così? Certo, prepararo l’attrezzatura e domani si parte!!
Mercoledì ci vediamo alle 12.00 a casa sua, scarico l’attrezzatura dallo scooter e si parte per una nuova avventura.
Arriviamo sul posto e notiamo che c’e’ un po’ di risacca, l’acqua sembra ancora accettabile, quindi in pochi minuti ci vestiamo e giu’ pronti per una battuta di pesca.
Prima di entrare Marco mi spiega la situazione e come devo pescare, (un vero amico) per me è un posto nuovo che non ho mai visto.
Si raccomanda, occhio non sparare subito, aspetta che puo’ sempre arrivare il pesce grosso.
Scendo per primo in acqua e Marco mi lascia la parte forse migliore per pescare (un signore) e mi dirigo sullo spot carico di adrenalina come non mai.
Inizio a fare i primi aspetti su un fondale tra i 4 ed i 6 metri, la visibilità non è delle migliori e c’e’ risacca sul fondo.
Il posto è pieno di mangianza, alici e boghe e ed inizio a vedere i primi cefali ma non sparo.
Le spigole non si vedono e così all’ennesimo aspetto arriva un folto branco di cefaloni, questa volta non resisto e sbrangg il primo capoccione, ben oltre il kg, è spacciato con un tiro preciso in testa.

Cefalone all’aspetto

Metto a cavetto il pesce e proseguo a pescare sempre allo stesso modo e finalmente le vedo, un folto branco di spigole mi arriva dalla destra. Sono esemplari tutti uguali tra i 500 e 600 gr. le lascio sfilare nella speranza che arrivi la mamma… ma niente.
L’adrenalina sale ancora di piu’, sento e capisco che è il momento buono, così provo a fare un tuffo piu’ profondo in controluce.
Purtroppo la visibilità è pessima, ma confido nelle ombre e così mi apposto.
Passano i secondi e sono sempre piu’ eccitato, sono sicuro che questa è la volta buona… ad un certo punto dalla mia sinistra appare un’ombra bella grande, giro la testa ed è lei la spigolona che sta passando alta.
Giro velocemente il fucile nella sua direzione, lei sente le vibrazioni e prosegue la sua strada allontanandosi…. il tempo di pensare e sbranggggggg parte il tiro e vedo che è colpita bassa e l’asta è appena entrata. Il mulinello gira velocemente ed il classico rumore mi gasa da morire. Risalgo in superficie mah…. non tira piu’… cosa è successo si è intanata?
Lascio il fucile e scendo nel torbido ma purtroppo trovo l’asta vuota, l’animale si è tolto l’asta dal corpo!!!

Grossa spigola persa

Risalgo con un magone che non so come descrivere, la prima occasione è andata in fumo. Bastava averla vista prima, bastavano 10 cm. in meno, bastavano 5 cm. piu’ su ed era fatta!!
Mi attanaglia una rabbia tale che sto per abbandonare la pescata, pero’ dico dentro me, il posto si presta ed il momento è giusto devo continuare.
Mi sposto di una decina di metri, li ormai ho sparato, e trovo un punto leggermente migliore come visibilità.
Capovolta silenziosa e giu’ sul fondo fino a fermarmi tra due scogli.
Sto fermo all’aspetto ed ho ancora impresso nella testa il film della spigola e non mi capacito di come sia accaduto.
Oltretutto ho anche filmato la scena, quindi mi immagino quando torno a casa un’altra arrabbiatura.
Il tempo passa e distratto dai pensieri mi si avvicinano dei cefali poi dall’alto vedo un’ombra che mi punta e subito dietro un’altra. Sposto il fucile questa volta in anticipo e lo punto verso il muso.
Sono due spigole e sono tranquille, questa volta non voglio sbagliare.

Spigola di 2 kg

La prima mi punta decisa fino ad arrivarmi sugli elastici e sbrangggggg colpita!!!
Un tiro perfetto, il pesce porta via la sagola svuotando il mulinello e non mi capacito perchè tutta questa forza.
Scendo sul fondo e la trovo incastrata tra due scogli; bella dico dentro di me, piu’ piccola dell’altra ma bella.
Metto a cavetto finalmente il pesce (2 kg circa) e ripensando alla prima dico… quella era almeno 4/5 kg. vista la reazione e la grandezza.
Ora sto meglio, ed il pensiero comincia a scemare e le apnee aumentano paurosamente.
Provo ancora con altri aspetti senza sparare ai cefali e alle piccole spigole, poi pero’ dico, un paio di media dimensione le prendo… così porto a cavetto altre due spigole e la giornata è finita.
Decido di rientrare, l’umore è cambiato e questa volta non vedo l’ora di vedere il video per capire cosa è successo alla spigolona.
Il mare si sta alzando e l’acqua è talmente torbida che non vedo la punta dell’asta.

A terra ringrazio Marco per la bella giornata che ho passato, il freddo pungente non lo sento e mi tolgo la muta con il sole ormai sceso ed è ormai buio.
Che dire, una mezza giornata rubata alla vecchiaia

Questo è il video racconto della pescata del 30/11/2011