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Pesca in apnea : Intervista a Enrico Volpicelli

Intervista a Enrico Volpicelli Arco Muto Sub Anzio (Claudio Basili)

pescasubapnea : Enrico Volpicelli sarago Come di consueto, voglio ringraziare l’amico Enrico Volpicelli per aver accettato questa intervista e per aver risposto ad alcune domande degli utenti del forum nostro Pesca Sub & Apnea.
Ci tengo a precisare che Enrico Volpicelli, oltre ad essere un forte agonista, è un carissimo amico, che ormai conosco da tanti anni. Spesso e volentieri partecipa alle nostre cene del fun club di Roma e dintorni deliziando me ed i presenti con racconti di pesca, condividendo le sue molteplici esperienze accumulate in tanti anni di gare. In poche parole una vera fortuna incontrare una persona così umile, sincera e molto disponibile.
Passiamo ora alle domande per farvi conoscere meglio Enrico.

D: Per chi non ti conosce, chi e’ Enrico Volpicelli ?

R: Sono nato ad Anzio il 27 marzo 1965; lavoro presso il negozio di famiglia. Sono sposato con Rosalba dal 1991 (alle prime selettive era lei il mio barcaiolo) ho due bambine Veronica di 12 anni e Erica di 8 anni.

D: Quando hai iniziato a pescare ?

R: Essendo nato in un posto di mare mi sono accostato a questo elemento da subito già a 7-8 anni quando con la super visione di mio padre mi tuffavo dentro le calette con una fiocina a prendere polpi, seppie e scorfanetti; subito dopo con un fuciletto a molla cefali e saragotti. Il mio primo pesce serio è stata una spigola di 1,500 gr. (facendo una sorta di aspetto) a 13 anni e il fucile era il Grinta della Tecnisub.

D: Quando e come ti sei avvicinato nel mondo delle gare ?

R: Nel 1983 ho conosciuto Roberto Praiola e dopo un paio di anni assieme ad altri amici è nato l’Arco Muto Sub Anzio. L’anno dopo ho cominciato a fare gare e fino ad oggi non ho smesso.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli con una spigola

Enrico Volpicelli con una spigola

D: In che periodo hai fatto il salto di qualità ?

R: Ho sempre partecipato a gare anche con qualche bel risultato (ad esempio alla mia prima selettiva del 1986 sono arrivato 6° su 60 erano i tempi di Ragozzino, Gianvincenzi, Ciliberti, De Angelis, Cirincione, Biagioli, Scalambretti, Necci ecc.) ma le prendevo sempre sottogamba, poi dal 1996 ho iniziato seriamente e proprio l’anno dopo mi sono qualificato per il campionato di II° cat. a Trapani. Da li in poi è stato un progressivo miglioramento fatto di esperienze.

D: Ogni garista ha un suo punto di forza ed un punto debole, poi dirci i tuoi ?

R: Parlando di gare credo che la determinazione che in questi ultimi anni sto mettendo sia la mia forza. Quando entro in competizione con altri arrivo al punto di non sentire neppure il rivale che mi pesca vicino e quando prendo un pesce dopo che un altro ha guardato dentro lo spacco la soddisfazione è maggiore.
Tanti dicono che il mio punto debole è la profondità. Spesso mi viene attribuito il titolo di pescatore in acqua bassa ma molti non sanno che tanti anni fa pescavo solo in profondità e per inesperienza ho avuto una sincope. Da quel momento ho come una sorta di blocco quando supero i 25 metri. Comunque secondo me non è importante se sai scendere profondo ma è importantissimo come ci porti la testa. Sono troppi quelli che parlano di 30-40 metri e pochissimi quelli che ci vanno. Comunque le mie soddisfazioni sia di pesce che di gara le ho avute entro i 20 metri (e non mi sembra una profondità esigua).

pescasubapnea : Enrico Volpicelli camp.2°cat

Volpicelli al Campionato di II Categoria

D: Che tipo di pesca preferisci e qual’ è il fucile che utilizzi di più ?

R: Ho sempre avuto un debole per la pesca in tana ed è la pesca che più pratico anche in gara e ormai mi è entrata nel DNA. Quindi il fucile che utilizzo di più è il 60 con fiocina a quattro punte e la torcia. E’ una tecnica che negli anni mi ha dato più soddisfazione sia con carnieri eccezionali sia come strategia di avvicinamento e cattura. Scendere su di un fondale con molti spacchi, riuscire a capire dal movimento dei pesci più piccoli la tana buona quella con il musone di un sarago che ti osserva, il volteggiare di un branco di corvi sotto un ciglio oppure trovare un oratona in fondo al buco, ecco questo mi appaga di tutte le uscite infruttuose o delle alzatacce all’alba. Comunque mi piace anche l’aspetto sia in basso fondale (a pesci come le spigole, le orate e i serra); che in profondità (a caccia di dentici e ricciole).

D: In gara generalmente si pesca in tana, tu fai l’aspetto come alcuni agonisti ?

R: Se mentre gareggio trovo fondale e condizioni ottimali prendo il 90 e mi nascondo, ma ritorno al corto subito dopo dato che fare l’aspetto in gara non ha mai premiato.

D: Sei molto bravo a pescare sul grotto, ci puoi dire come ti comporti su questo fondale ?

R: Il grotto è il miglior fondale per la pesca in tana. Quando pesco scorro il fondo sollevato di un metro e controllo tutto intorno scovando saraghi, corvine e capponi; se sto facendo una gara oltre che sotto di me guardo anche davanti alla ricerca dei labridi.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli corvina pescasubapnea : Enrico Volpicelli corvina agguato

Enrico Volpicelli con due belle corvine

D: Ci puoi dire qualche trucco per riconoscere una tana buona in mezzo a tante altre ?

R: La tana buona è viva! Davanti alle varie entrate il fondo è pulito e c’è sempre movimento di piccoli pesci. Parlando di tane da sarago, di solito ce n’è sempre uno piccolo davanti, che funge da sentinella stranamente molto indeciso e dentro sicuramente ne trovo uno più grande o l’intero branco.

D: Nella pesca all’aspetto ti capita di utilizzare dei richiami ?

R: A parte il mimetismo mega colorato che reputo inutile in profondità per la mancanza di colori e che alcune parti mimetizzate del nostro equipaggiamento in acqua bassa sono superflue ( provate a guardare dalla visuale di un pesce curioso un vostro compagno mentre è nascosto dietro un sasso: pinne-pantaloni-calzari-cintura e piombi-parte anteriore della muta-fucile non si vedono) al massimo: asta, maschera, tubo, spalle e guanti . Ho constatato che i richiami sono invece molto validi: dallo schiaffo sull’acqua sia con la mano che con una pinna per le spigole, al rumore gutturale e al battito dei denti per i saraghi e le orate, o il nascondersi e farsi vedere appena per i dentici. Anche nella pesca in tana ho notato che se mentre sto guardando in un buco faccio rumore con la bocca i saraghi si affacciano incuriositi; comunque già la capovolta crea una sorta di richiamo.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli con palamita e serra pescasubapnea : Enrico Volpicelli con un barracuda

Enrico Volpicelli con prede prese all’aspetto

D: Che valore ha l’attrezzatura in rapporto alle capacità del pescasub ?

R: Sono stato sempre del parere che per prendere un pesce basta anche un bastone con un elastico (non a caso ho inventato il famoso “quadrello 90”) SCHERZO!! Comunque non è l‘attrezzatura che fa un buon pesca sub ma il “manico” ossia l’esperienza che uno ha. Poi non nego che ultimamente le attrezzature si sono evolute: adesso si pesca con mute di spessore esiguo 4-5 mm. anche nei mesi freddi (da dicembre ad aprile) diminuendo i pesi in cintura. I fucili sono ultra leggeri grazie al carbonio ed al legno. Le maschere si sono rimpicciolite a favore di un volume interno ridotto. Le pinne in carbonio hanno superato le “vecchie” in tecnopolimero. Le torce sono di piccole dimensioni e con una autonomia di 30-40 ore. Anche la nautica ha fatto passi da gigante con gommoni e motori ultrapotenti ed accessoriati con GPS cartografici e scandagli. Ma tutto questo, per fortuna, aiuta ma non fa un bravo pescatore perché ci vuole esperienza e fiuto.

D: Che tipo di modifiche apporti ai tuoi fucili e se anche te sei condizionato da tutte le varie novità del mercato ?

R: Non apporto nessuna modifica ai fucili mi limito a togliere la sicura, a montare elastici più corti e il nylon più spesso per la tana. Mi piace vedere le novità che vengono vendute ma non ne sono condizionato più di tanto.

D: Cosa consideri a livello meteo per uscire a pesca (vento, corrente, maree ecc.) ?

R: Per la situazione dove abito se al mattino c’è vento di scirocco vado a Foce Verde o ad Anzio, se tira ponente mi sposto dalle parti di Ladispoli e Civitavecchia dato che il Tevere sporca in base a questi due venti le coste laziali sia a sud che a nord. Poi parlando di corrente la controllo appena entrato in acqua e valuto l’itinerario e il tipo di pesca: controcorrente se pesco in tana e a favore se faccio l’aspetto. Ho anche notato che quando c’è alta marea pesco di più.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli grande corvina pescasubapnea : Enrico Volpicelli corvina agguato 2

Enrico Volpicelli con due belle corvine

D: Quali sono secondo le tue esperienze le condizioni meteo più idonee per l’incontro della spigola ?

R: L’incontro con la spigola soprattutto ad Anzio è più frequente quando monta lo scirocco e l’acqua non è eccessivamente fredda. Si assiste molte volte a veri e propri caroselli di questi pesci per nulla nervosi accompagnati da rare orate mai grandi o da branchi di mormore. Poi tra dicembre e febbraio quando l’acqua è molto fredda si possono trovare intanati pesci di 5-6 kg. pieni di uova in pochissimo fondo intenti nel rito della riproduzione da lasciare stare e occupandosi dei tanti maschi da 1 a 2 kg. che gli girano intorno.

D: Con quale frequenza mensile e per quante ore al giorno in media peschi ?

R: Premetto che con il mio lavoro se posso pesco tutto l’anno ma la media delle uscite varia con il tempo comunque diciamo 2-3 volte a settimana.
Sia in inverno ma soprattutto in estate se mi trovo su un fondale bello e sto bene fisicamente una pescata può durare anche 10 ore. Ma la media è di 6 dato che non soffro il freddo.

D: Quando non puoi pescare fai un allenamento specifico in piscina e segui delle tabelle di allenamento ?

R: In inverno vado in piscina 2 volte la settimana da gennaio ad aprile iniziando solo con il nuoto per poi passare a fare vasche con maschera, pinne e mutino in apnea e continuare a mare l’allenamento con la pesca; quando non vado in piscina corro in spiaggia e vado in bicicletta. In estate cerco di andare a mare spesso.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli in gara pescasubapnea : Enrico Volpicelli orata e saraghi in gara

Enrico Volpicelli in Gara

D: Qual’e’ stata la cattura più importante e come è avvenuta ?

R: Di catture particolari ne ho fatte tante ma questa è stata la più strana: una cernia a Ponza un po di anni fa! Pescavo su un fondale sui 20 metri da un paio di ore e il carniere era di saraghi, corvine. Quando mi è sfilata da sotto una cernia valutata 5-6 kg. L’ho seguita e l’ho vista infilarsi sotto un massone. Ho cominciato a fare tuffi per trovarla ma sembrava svanita, poi ad un tratto due sassi rossi proprio davanti a me si sono mossi: era la pancia del pesce incastrato sul fondo; ho mirato sotto le branchie e l’ho fulminata ma da li non sarebbe mai uscita. Cosi guardando con la torcia le varie aperture ho trovato la testa e l’ho tirata fuori; pesava 15 kg. Credo che nessuno l’avrebbe mai vista.

D: Parlaci del tuo pesce preferito e con quale tecnica riesci ad avere la meglio ?

R: I miei pesci preferiti sono il sarago in tana e la spigola all’aspetto.

D: Hai un episodio significativo da raccontare della tua vita da pescatore subacqueo ?

R: E’ un episodio brutto che avrei fatto a meno di avere nella mia vita di pescasub (per fortuna a lieto fine) successo agli inizi della mia carriera quando pescavo fondo che mi ha lasciato una brutta cicatrice dentro. Ero a Favignana nel 1987; pescavo già da 5 ore su di un fondale di 27 metri con mare mosso e corrente fortissima quando ho trovato una tana con dei saraghi. Sono sceso e ho scorso lo spacco lungo 5-6 metri e alla fine ne ho trovato uno enorme che ho subito fiocinato; ma mentre lo estraevo ho fatto l’errore di alzare la testa; era come se avessi un muro addosso che mi schiacciava e subito il mio pensiero era che non ce l’avrei fatta. Ho lasciato il fucile con il pesce, ho cominciato a pinneggiare forsennatamente ma a circa 10 metri dalla superficie vedevo bianco come se avessi un panno davanti gli occhi e subito dopo le mani e i piedi non li sentivo più: ero andato in sincope! Per mia fortuna il barcaiolo mi ha avvistato e mi ha tirato sulla barca e dopo qualche minuto mi sono ripreso. Questo perché non ho avuto mai qualcuno che mi avesse insegnato i pericoli dell’apnea! Ecco perché si devono fare dei corsi prima di cimentarsi in questo stupendo sport e cercare di andare a mare con qualcuno più esperto così da non commettere errori, per fare esperienza e perché no prendere qualche bel pesce.

pescasubapnea : Enrico Volpicelli orata pescasubapnea : Enrico Volpicelli cernia foce verde

Enrico Volpicelli con due bei pesci

D: Frequenti forum ed il web, cosa pensi di queste comunità virtuali ?

R: Sono un’ ottima fonte di consigli per tutti sia esperti che neofiti, un posto dove poter parlare del nostro sport in tranquillità, conoscere nuovi amici e compagni di pesca ed avere informazioni sulle condizioni del mare, sui posti, sulle attrezzature, sui pesci e soprattutto sulle leggi.

D: Per finire, sei iscritto anche al nostro forum PescaSub & Apnea e partecipi a raduni e cene. Cosa ti senti di dire ?

R: Sono iscritto da pochi anni ma è come se lo vivessi da tantissimo tempo! Ogni volta che apro il sito leggo i commenti degli iscritti nelle varie sezioni come il Roma Fun Club, i racconti di pesca, i video o l’agonismo dove però mi sembra che manchi qualche cosa. Poi mi piace molto l’angolo delle padelle e il fun club da 0 a 10 mt.
Ho partecipato alle varie cene e mi sono divertito molto. Ho notato che alla fine della serata quando si esce dalle varie pizzerie si sta un’altra oretta fuori a parlare come se le ore prima passate a discutere di pesca, di leggi o altro non fossero mai esistite. Credo che tutto questo sia una bella conferma che i forum debbano esistere.
Poi bisogna dare a Claudio quello che è di Claudio senza di lui e la sua passione per il web non esisterebbe nessun PESCASUB & APNEA FORUM. (questo lascialo per favore!).

Enrico Volpicelli

La proprietà del materiale pubblicato nel FORUM pescasubapnea.forumfree.it, salvo diversa indicazione, è dei rispettivi autori. E’ vietata la ripubblicazione, anche parziale, di tutto il materiale pubblicato nel sito pescasubapnea.com senza preventiva autorizzazione scritta.”

Claudio Basili

7 commenti

  1. Fernando
    Fernando 05/05/2011

    un grande!

  2. admin
    admin 05/05/2011

    Anche a cena nel fun club 🙂

  3. Dario
    Dario 05/05/2011

    Grazie..grazie..grazie…. per chi comincia è un articolo formativo, sia per il personaggio intervistato che per colui che con tanta passione lo intervista e lo ha scritto.
    Secondo la mia modesta opinionela cosa più straordinaria che le domande formulate a Volpicelli sarebbero state le stesse che la gran maggior parte dei lettori avrebbero voluto fare a Errico. Ciao

  4. massimiliano
    massimiliano 05/05/2011

    un’intervista che definirei pratica e sincera, nessun inno alle attrezzature supersoniche e a profondità abissali, da chi sa pescare sul serio (quel carniere di orate è sbalorditivo). Complimenti davvero

  5. vasco
    vasco 07/05/2011

    Enrico!!! Grande personaggio!!
    Alla grande Enrì….. sono i fatti che contano, come dimostrasi nell’ intervista.
    Un saluto a tutti.

  6. chikone
    chikone 23/05/2011

    er presidente è sempre il presidente, grande intervista, bella, sincera,umile un grande!!!!!!!

  7. pietro
    pietro 18/10/2016

    grande enrico, bella persona che conosco da oltre 25 anni nel mondo delle gare. sei un mito

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