Accortezze e consigli per la pesca in apnea – Claudio Basili
Sole splendente, mare calmo con acqua cristallina, grandi pesci in basso fondale: un sogno di una giornata perfetta che molti subacquei vorrebbero si avverasse. Purtroppo giornate così splendide sono inconsuete e si possono contare sulla punta delle dita. Tuttavia, anche in presenza di giornate non così “miracolose”, possiamo aumentare le possibilità di cattura con delle piccole accortezze e astuzie, che con il tempo e l’esperienza, risulteranno indispensabili per una battuta di pesca. Infatti, è scorretto pensare che il mare calmo favorisca la circolazione dei pesci, al contrario, sono piu’ influenti alcuni fenomeni ambientali, come le maree, la temperatura, il termoclino ed i mutamenti improvvisi del tempo, fattori che possono cambiare l’esito di una giornata.
Attualmente nessuno conosce con precisione, nonostante i vari studi sull’ambiente marino, come la Luna e di conseguenza le maree possano influire sul comportamento del pesce. Per nostra esperienza e per sentito dire dai vecchi pescatori, si puo’ asserire che il periodo migliore, di circa una decina di giorni, è quello tra l’ultimo ed il primo quarto di luna, dove il fenomeno del flusso di alta marea raggiunge la massima altezza (allineamento tra Sole, Luna e Terra). Naturalmente, si verifica esattamente il contrario, nel restante periodo.
Nel Mediterraneo, durante l’arco delle ventiquattro ore, si hanno due alte e due basse maree della durata di circa sei ore ciascuna con il culmine del flusso di bassa ed alta nel periodo centrale della fase. Queste informazioni possiamo trovarle in alcune riviste specializzate oppure su internet, dove sono riportare delle tabelle mensili con le principali località di mare d’Italia. In queste tabelle troviamo (per ogni giorno), il culmine di marea (alta e bassa) e la relativa variazione del livello dell’acqua.
Questo non vuol dire che durante una bassa marea non ci sia pesce in circolazione, ma che durante il flusso di alta marea, il pesce è certamente piu’ attivo. Per essere piu’ precisi, il periodo piu’ propizio è quello che va da due ore prima e due ore dopo, il culmine di “Alta Marea” indicata dalla tabella.
In pratica si è riscontrato che il flusso di alta marea fa avvicinare i pinnuti verso riva, perché i molluschi rimasti in secca e morti per la troppa esposizione all’aria (nel periodo di bassa marea), diventano facile cibo per molte specie di pesce.
Questa variazione di livello dell’acqua (nel Mediterraneo è circa 40/50 cm), provoca un vero e proprio cataclisma per i microrganismi, piccoli gamberi e molluschi che popolano il bassofondo, i quali diventano una pastura naturale per tutti gli abitanti della costa. Questo fenomeno naturale non accade certamente in tutti i luoghi, pertanto bisogna saper sfruttare l’occasione laddove la presenza di Molluschi e Crostacei è maggiore, oppure, dove vi siano dei fiumi e canali che si immettono in mare poiché la corrente di entrata e d’uscita dipende appunto dalle maree.
Le maree sono causate dalla forza di gravità esercitata dal Sole e dalla Luna sulla Terra.
Quando la Luna è nuova (piena) le maree sono al massimo dell’altezza (Maree Sigiziali) in quanto si sommano le attrazioni della Luna e del Sole.
Quando la Luna è al Primo o all’ultimo quarto, quindi forma un angolo di 90° con il Sole e la Terra, le maree sono minime (Maree di Quadratura) perché la forze di attrazione della Luna e del Sole si contrastano.
Nell’arco delle 24 ore e 50 minuti si verificano due alte maree e due basse maree.
Tabella marea 24 ore
Anche la temperatura nell’ambiente marino non è da sottovalutare, e svolge un ruolo importante perché regola i vari spostamenti/migrazioni di alcune specie di pesce. Tra queste le sardine e sgombri che non possono vivere a temperature superiori ai 22° ed inferiori ai 10°, chiamati anche Stenotermici, per cui sono costretti a continui spostamenti per trovare l’habitat ideale. Queste migrazioni provocano di conseguenza altri spostamenti di pesci piu’ grandi che si alimentano di pesce azzurro, innescando così la catena alimentare.
La temperatura dell’acqua regola anche il periodo di frega dei pesci che, insieme alla maggiore ossigenazione dell’acqua in basso fondale, contribuiscono a far avvicinare i pinnuti alle coste dove depositano le uova. E’ quindi consigliabile, nei limiti del possibile, rispettare i periodi in cui è piu’ probabile trovare una spigola intenta ai corteggiamenti dei maschi, oppure branchi di cefali assorti in una specie di processione amorosa che li rende vulnerabili.
Purtroppo i vari cambiamenti climatici, l’inquinamento e l’aumento della temperatura dell’acqua, hanno cambiato le abitudini ed i periodi di accoppiamento in alcune zone di mare.
Un aspetto da prendere in considerazione, per chi fa pesca subacquea, è quello del taglio freddo o termoclino, che si puo’ trovare nelle zone costiere e nei pressi delle secche durante il periodo primavera ed inizio estate. Questi tagli gelidi sono causati da correnti d’acqua profonde (20, 25 metri), che si rimescola con correnti piu’ calde creando una stratificazione, la quale irrita la maggior parte dei pesci allontanandoli.
E’ evidente che, quando si scende sul fondo e sentiamo un brusco cambiamento (diminuzione) della temperatura dell’acqua e non vediamo movimento di minutaglia, è meglio spostarsi e cambiare posto cercando di pescare sopra al termoclino. La pesca all’aspetto, in particolare ai dentici, è effettivamente rara poiché questi pesci sono molto sensibili alla temperatura.
Il fenomeno metereologico è da considerarsi come il più importante tra quelli elencati in precedenza, questo perche’, oltre ad influenzare i pesci, puo’ modificare in poco tempo l’andamento del mare causando mareggiate. Quest’ultime, se ci sorprendono a largo con una piccola imbarcazione, possono diventare molto pericolose. E’ opportuno quindi consultare, prima di organizzare un’uscita in mare, il bollettino meteorologico e le previsioni del tempo sui tanti siti internet, controllando l’intensita’, la direzione dei venti e l’eventuale presenza di perturbazioni.
L’influenza di una perturbazione sul pesce e’ originata dal rimescolamento dell’acqua causato dal moto ondoso in aumento, il quale provoca uno spostamento di detriti sul fondo, attirando così una moltitudine di pinnuti in cerca di cibo. Pertanto il momento migliore per la pesca è, non appena il mare inizia ad agitarsi poichè sotto costa si creano risacca e scarsa visibilita’. Le nostre catture saranno così agevolate poichè il pesce, intento a cacciare, è meno sospettoso e più vulnerabile. Analogamente accade la stessa cosa con il mare in scaduta, quando è possibile fare ottimi carnieri di pesce bianco pescando all’agguato o all’aspetto.
Per alcuni pescasub potrà apparire una tecnica di pesca elementare e poco sportiva, data l’esigua profondità in cui si deve operare, ma in realtà, è molto impegnativa e con alto dispendio di energie necessarie per vincere il moto ondoso. Per pescare nella risacca bisognerà essere ben zavorrati ed avere anche ottimi riflessi, i pesci sbucano veloci dal torbido diventando un difficile bersaglio. Credetemi questo tipo di pesca puo’ dare splendide soddisfazioni consentendo la cattura di bellissimi pesci.
Ci tengo a precisare che le impressioni ricavate da questi test sono strettamente personali e possono essere anche non condivisibili, il mio scopo è quello di condividere con tutti le mie impressioni sul prodotto.
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Claudio Basili