Come caricare un arbalete con sgancio arretrato – Claudio Basili
Caricare un arbalete in mare puo’ sembrare facile per chi ha già molta esperienza sulle spalle, ma in determinati casi puo’ essere molto faticoso se non impossibile. Per ovviare a questo inconveniente bisogna imparare la tecnica giusta seguendo dei passaggi all’apparenza difficili, ma in realtà non lo sono affatto.
Ho scoperto questa tecnica parlando con degli amici che collaborano con l’azienda greca Pathos, perchè ho provato a caricare un arbalete Pathos da 100 cm. ( sistema di sgancio molto arretrato e due circolari da 19 mm. ) con il metodo classico e non ci sono riuscito.
Mi è stato spiegato che loro, per caricare un arbalete tosto, utilizzano una tecnica molto praticata in Grecia, diversa dalla nostra in Italia. Addirittura alcuni pescatori greci non utilizzano l’appoggio sternale sui loro fucili.
Spiegarla a parole non è molto semplice così, con la collaborazione di Giacomo De Mola (Pathos Italia), ho chiesto di realizzare un video in mare per far vedere a tutti la tecnica che utilizza per caricare questi cannoni.
Chiaramente si puo’ utilizzare su tutti i fucili e mi è stato garantito con minor sforzo rispetto all’altra tecnica.
Ringrazio Giacomo e la Pathos per la collaborazione, questo è il video
Claudio Basili
Ciao Claudio, innanzi tutto grazie per i tuoi post molto preziosi per tutti e che aiutano a conoscere i numerosi segreti della pesca in apnea….
Devo però ancora una volta notare con molto rammarico che continui a utilizzare un formato video che non può essere letto da chi come me utilizza sistemi Mac. A parere mio è un fatto molto fastidioso e toglie al tuo sito diversi punti. Ciao e grazie. Matteo
Ti ringrazio,
purtroppo dipende da Apple che non ha i diritti su Flash Player che permette la visione di youtube e non da me.
Ciao
Claudio
Caro Matteo,
è il prezzo da pagare per fare il fighetto.
ciao a tutti
……………io ho un mac e vedo correttamente ……………..anche se non c’ho capito nulla.
Conoscevo questa tecnica… Si tratta di bloccare, con il calcagno posto sulla testata del fucile, la rotazione dell’arbalete rispetto al punto di appoggio in maniera che lo sforzo di tiro sugli elastici ne consenta l’effettivo allungamento fino all’aggancio (piuttosto che indurre appunto la rotazione del fucile rispetto a detto punto di appoggio). È sicuramente efficace ma richiede attenzione… se il blocco viene praticato erroneamente troppo in alto rispetto alla testata e gli elastici scappano (o peggio si rompono) ci di può far molto male. Cmq, complimenti per la chiarezza del video.
Grazie mi fa molto piacere
Ciao
Claudio