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Pesca sub : Orata nel Lazio

Il valore aggiunto di un pesce – (Guido88)

pescasubapnea : Orata nel Lazio agguatoSalve ragazzi, è un po’ che non posto foto a causa del pochissimo tempo che ho avuto per andare a mare, nei mesi estivi ho dedicato alla pesca solo una decina di giorni, proficui dal punto di vista del peso complessivo del pescato, ma mai con prede superiori ai due chili. Ho lavorato molto in campagna e nell’attività della mia compagna; complice la stanchezza non ero molto preso dal mare calabro, che nei mesi estivi è impraticabile a causa del traffico nautico.
Torniamo a noi:  Sono ritornato dalla Calabria da una settimana e la voglia di andare a mare era troppa, alle due inizio i preparativi e verso le tre sono in acqua. Ho in mente di visitare due posti nel pomeriggio, dedicando ad ognuno circa un’ora. Di solito mi apposto su sassi conosciuti negli anni di pesca e visito delle zonette ristrette dove il pesce, se c’è, si fa vedere subito. Il primo posto non mi regala che la visione di una oratella sul chilo che si dilegua senza avvicinarsi. Il secondo risulta impraticabile a causa dei bagnanti, insoliti per la stagione avanzata.A causa di questo imprevisto sono costretto a ripiegare su una zona, troppo battuta a mio avviso, che comunque sa regalare, in certe occasioni,degli splendidi spettacoli in pochi metri di fondo. Oggi non era certo una giornata da spettacoli,acqua freddissima che con i pantaloni da 3mm mi gelava le gambe, visibilità ottima anche se in alcuni punti l’acqua risultava un po’ bianca e mare calmo. I presupposti c’erano tutti per un ridicolo cappotto, di solito in questi giorni ripiego sui cefali che, specie i dorini, accostano in queste condizioni. Il bello è che non c’era nulla in giro di sparabile,ero deciso ad uscire quando conduco uno degli ultimi aspetti: il fondale è bassissimo, sicuramente non raggiunge i due metri, alla mia sinistra posidonia, alla mia destra uno scalino di roccia che mi occulta alla vista di una possibile preda, l’appostamento è buono anche se non eccellente dato il sole che non si trova alle mie spalle. Passano circa venti secondi e vedo una testa che scapola un massetto di fronte alla mia postazione, non capisco subito l’entità della preda e spero in un bel saragone, mi apposto di più e perdo quasi completamente il contatto visivo che avevo con il pesce, l’istinto mi guida a portare il fucile nella parte bassa del costone che avevo accanto e, dopo pochi secondi, mi trovo davanti uno spettacolo incredibile: tre orate, tutte della stessa incredibile pezzatura, di cui due permettono la coppiola! Il tiro è velocissimo, con le orate ho già sbagliato troppe volte nell’aspettare, e spezzo la spina dorsale al primo pesce. La coppiola è sfumata a causa della mole della preda, con un 105 avrei realizzato un sogno. Ma va bene così… Le altre due orate rimangono immobili per pochi secondi per poi schizzare via.
I tanti sacrifici di questa estate sono stati ripagati da una cattura eccezionale.
Il valore aggiunto per me sono il luogo, la profondità e le condizioni del mare. Ogni volta che catturo una bella preda nel lazio la felicità è sempre tanta perché mi ripaga delle tante ore passate a cercare, capire e scoprire i posti nei minimi particolari. Sono gli stessi di tutti, battutissimi, bisogna solo saperli interpretare al meglio.

pescasubapnea : Orata nel Lazio agguato

Orata all'agguato nel Lazio

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