Pesca in Apnea : Schienalino Tortuga Saplast

Pesca Sub : Schienalino Tortuga della SAPLAST

Ho visto per la prima volta lo schienalino ” Tortuga ” della Saplast all’Eudi Show 2007 a Roma e sono rimasto subito colpito dal materiale plastico utilizzato e dalla  sua semplicità. L’idea di avere del piombo vulcanizzato nella gomma e la sua struttura costruttiva, mi hanno subito convinto all’acquisto direttamente in fiera. Ricordo ancora benissimo il lunedì, durante lo smontaggio degli stand, quando sono andato dagli amici della Saplast dicendo di volere l’ultimo pezzo in esposizione e loro gentilmente mi hanno accontentato facendomi anche un ottimo prezzo fiera. Da quel momento non lo lascio più, è diventato il mio fido compagno di pesca nelle battute invernali.
Successivamente ho ordinato alla Saplast il piombo aggiuntivo da 1 kg,  che si avvita mediante una piastra in plastica, poi mi sono divertito a costruire gli spallacci con della camera d’aria di ruote di automobili (in quel periodo non erano previsti).

Cercherò ora di analizzare il prodotto cercando di spiegare come è strutturato.

Schienalino Tortuga della Saplast

Come si può vedere dalla foto, lo schienalino è stato disegnato in modo anatomico proprio per non creare fastidi e costrizioni quando lo indossiamo sulla schiena. Di seguito ho messo le misure per dare un’idea della grandezza.

• (A) Larghezza esterna cm. 27
• (B) Altezza esterna cm. 30
• (C) Larghezza interna sagoma cm.17
• (D) Altezza interna sagoma cm. 25

I pesi sono distribuiti sugli angoli mediante quattro dischi da 750 gr. affogati nella plastica per un totale complessivo di 3 kg. Al centro è praticato un foro stampato dove è possibile applicare un ulteriore peso che si blocca mediante una piastra in plastica filettata. Il tutto senza creare problemi e fastidi sulla schiena.

Piombo da 1 Kg Saplast

Agli estremi dei lati sono state praticate delle feritoie stampate e rinforzate per fa passare il cinghiaggio ed in basso al centro un altro foro per montare il cordino con il galleggiante per il bloccaggio in cintura.
Nella foto successiva si vede il modello mimetico con il cinghiaggio in plastica in EPDM 45 SH completo.

Schienalino Saplast Tortuga Mimetico

Per renderlo più funzionale e più comodo ho apportato delle piccole modifiche ed ora devo dire di aver raggiunto un buon compromesso, poiché risultava un po’ fastidioso da togliere.

Per prima cosa ho modificato le cinte in plastica dividendole in due montando delle chiusure automatiche in plastica, facili da reperire sia in ferramenta che in negozi specializzati (suole e pellami).

 

Particolare delle fibbie a sgancio automatico

 

Schienalino Tortuga Saplast terminato

Puo’ capitare, se non regoliamo bene il cinghiaggio, che gli spallacci possano creare qualche rumore con lo sfregamento sulle spalle con la muta liscia.
per evitare questo, si puo’ utilizzare al posto della camera d’aria, delle strisce di neoprene da 3 mm. (foderato-spaccato) recuperate da una muta vecchia.
Il lavoro risulta sempre ottimo anche se i cinghiaggi risultano più elastici della gomma.

 

Schienalino Tortuga con cinghiaggio in Neoprene

Un’altra modifica, che a mio avviso è utile, è quella di applicare nella parte posteriore dello schienalino, dove poggia sulla schiena, dei dischi di neoprene liscio-spaccati da 3mm. (oppure creare del grip con del silicone) in modo da eliminare quanto piu’ gli spostamenti della struttura al momento della capovolta o quando siamo a testa in giù durante le battute in tana. Questo accorgimento l’ho trovato molto efficace.

Schienalino Tortuga con i dischetti di neoprene incollati

Da non sottovalutare, per l’ottima riuscita in acqua di questo schienalino, la regolazione dell’elastico con la pallina che si blocca sulla cintura di zavorra. Per quanto mi riguarda dopo un paio di prove in acqua ho trovato la lunghezza giusta.

Prova in Mare

Utilizzo ormai questo schienalino da moltissimo tempo e devo dire di essere più che soddisfatto. Dopo averlo personalizzato in base alle mie esigenze lo trovo fantastico. In acqua non si sposta assolutamente e non crea nessun tipo di costrizione neanche con giacche invernali da 7 mm.
Per come è strutturato e montato l’espansione toracica non viene assolutamente coinvolta e devo dire che spesso e volentieri dimentico di averlo sulla schiena. Stessa cosa accade durante il caricamento di un arbalete, non avendo fibbie ed altro sul petto, si puo’ poggiare tranquillamente sullo sterno senza fare attenzione ad orpelli vari che hanno altri modelli. Chiaramente se non è regolato bene puo’ creare dei fastidi (spostamenti) sotto le ascelle, ma questo problema è facilmente risolvibile.
Rimane sempre ben aderente anche durante la discesa o se lavoriamo a testa in giù per ispezionare una tana non creando quel vuoto tra la muta e schienalino, cose che puo’ accadere sui modelli a gilet.
Finito di pescare basta veramente poco per toglierlo, si sfila la pallina dalla cintura di zavorra e poi si sgancia una delle due fibbie ed in pochi secondi il gioco è fatto.

Impressioni finali

Le mie impressioni sono più che positive, calcolando anche che, il materiale con cui è stato costruito, non ha manutenzioni particolari. Basta sciacquare in acqua dolce ed in pochi minuti asciuga senza sgocciolare come accade in quelli in neoprene. Io lo lascio tranquillamente nel cofano della macchina ed è sempre pronto all’utilizzo. Certo ha il limite di peso di 3 massimo 4 chili pero’ mi sembra che possano bastare anche per una pesca in basso fondo con risacca.

Come sempre tengo a precisare che sono valutazioni personali, quindi del tutto opinabili, spero di aver fatto cosa gradita a tutti voi.

Alla prossima prova

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Claudio Basili